Archivio di textile design FRI |
Img logo |
Anno costituzione |
2015 |
Soggetto gestore |
Fondazione |
ARCHIVIO in BREVE |
La Fondazione Fashion Research Italy possiede un archivio composto da due fondi fisici intitotati a Renzo Brandone e Emmanuel Schvili, da un database digitale Fashion Photography Archive e da una raccolta di 5.000 volumi e campionari antichi e moderni. |
Sito WEB |
http://www.fashionresearchitaly.org |
CodiceFiscale-PartitaIVA |
91378960370 |
archivio@fashionresearchitaly.org |
Denominazionesede |
Fondazione Fashion Research Italy |
Indirizzo |
Via del Fonditore, 12 |
Comune |
Bologna |
Provincia |
BO |
TELEFONO |
+39 051 220086 |
CAP |
40138 |
LinkGoogleMap |
http://bit.ly/sede-FRI |
Presentation££ |
Since its establishment in 2015, FRI has decided to invest into the enhancement of the Made in Italy heritage acquiring the corporate archive of an italian textile company made up of 30,000 ancient and modern textile designs, both on paper and fabric. Among the materials, some documents testify the company's history allowing us to reconstruct the processes and professionalism that animated it from the 1970s to the 2000s. Fully cataloged and digitized for an easy consultation, the archive is open to companies, professionals and scholars who want to reintroduce the patterns into the creative and supply chain. |
Presentazione |
Dalla sua fondazione nel 2015, Fashion Research Italy ha ritenuto di voler investire sull’heritage del Made in Italy, acquisendo l’archivio d’impresa di una grande società tessile milanese che conta circa 30.000 disegni tessili su carta e su tessuto, antichi e moderni. Un patrimonio tanto più prezioso perché corredato di documenti che, oltre a testimoniare la storia aziendale, permette di ricostruire i processi e le professionalità che l’hanno animata tra la fine degli anni ‘70 e la metà degli anni 2000. Completamente digitalizzato e catalogato per permetterne la consultazione, l’archivio è aperto ad aziende, professionisti del settore e studiosi che intendano valorizzarne il portato culturale, reinserendo i numerosi pattern di stampa nei processi creativi e di filiera. |
Fashion Research Italy ha assicurato a Bologna il patrimonio aziendale appartenente a una nota società tessile di Milano, conteso da numerosi altri acquirenti non solo italiani. Oltre a una collezione di 30.000 disegni tessili su carta e tessuto, che ne costituivano l’archivio corrente, si compone di un nucleo consistente di disegni antichi e tessuti da tutto il mondo, acquistati come fonte di ispirazione e di una biblioteca di settore di oltre 5.000 volumi che comprende molte edizioni rare, tra cui spicca un ampio corpus giapponese. L’imponenza numerica dei materiali è il frutto di un’attività iniziata a metà degli anni Settanta e conclusasi nel 2013. Oltre alla testimonianza dei migliori disegnatori italiani ed esteri, che hanno prodotto disegni per i più importanti marchi della moda tra cui Aspesi, Iceberg, La Perla, Les Copains, Loewe, Max Mara, Moschino, Prada, Ralph Lauren e Versace, il Fondo Renzo Brandone -dal nome del suo ex proprietario- è la memoria intatta della pluridecennale attività di una società tessile e ne rappresenta di fatto l’archivio d’impresa. L’intero materiale originale è conservato in Fondazione all’interno di due caveau appositamente concepiti per conservarlo a temperatura e umidità controllate, secondo parametri internazionali. La descrizione catalografica, per come è concepita, vuole fotografare e rendere conto di tutta l’azienda e dunque del suo processo produttivo; per questo è stata progettata per descrivere nel modo più completo e puntuale i materiali. Pur tenendo conto dei rigorosi standard ministeriali, consente una facile ricerca, grazie alla creazione delle numerose aree tematiche a cui afferiscono, di volta in volta, i disegni. Un sistema descrittivo che va dal generale al particolare per rispondere alle esigenze di un target di utenza il più ampio possibile: 51 macro-aree suddivise in 567 sottocategorie collegate, a loro volta ripartite in specifiche d’area. Grazie al supporto tecnico della software-house Promemoria di Torino, il lavoro di catalogazione digitale è consultabile su prenotazione nella sede della Fondazione attraverso un funzionale front end. Il fondo non racchiude solamente un numero infinito di bellissimi disegni ma rappresenta una testimonianza concreta e storicizzata dell’attività di una parte della filiera del fashion Made in Italy. Nell’acquisizione, infatti, si è consapevolmente deciso di conservare anche i libri d’incisione, da cui è possibile dedurre il nome della stamperia, il cliente finale, i punti di colore decisi, il rapporto e lo schema compositivo con cui è stato stampato ogni singolo disegno; le scatole con le carte prova, da cui a volte è possibile risalire al cliente per cui il disegno è andato in incisione; i libri delle varianti colore con le disposizioni di stampa dalle quali si comprende su che tessuto e in che quantità si è stampato e alcuni documenti amministrativo-contabili, che chiariscono e definiscono i tempi, i soggetti produttori e i diversi clienti. Il nucleo di disegni e libri campionari antichi raccoglie materiali databili dalla metà dell’Ottocento fino agli anni Venti-Trenta del Novecento e comprende disegni su carta e tessuto, carte da parati, libri campionario e cartelle colore. La corposa biblioteca spazia invece su differenti aree tematiche poiché il criterio con cui i libri venivano acquistati era il loro apparato iconografico da cui trarre ispirazione per la creazione di nuovi disegni. Sono numerose le edizioni rare o ormai fuori commercio e ricchissimo è il settore dei repertori e libri giapponesi, tra cui si annovera l’intera collezione degli Esper, importante raccolta di fotografie legate a pattern di stampa da tutto il mondo. Tramandare l’azienda, nella sua complessità organizzativa e nel rapporto con il mercato, è per la Fondazione doveroso. Il patrimonio di disegni che FRI mette a disposizione degli uffici stile non sarà per questo motivo l’unico dono: nella sua interezza, il Fondo Renzo Brandone rende infatti possibile misurare la portata dei cambiamenti in atto nel settore manifatturiero della moda e del textile design. |
Storia archivistica |
L'archivio nasce nel 2015 dall'acquisizione da parte della Fondazione dell'archivio d'impresa Silkin, converter milanese di proprietà di Renzo Brandone. Nel 2016 i coniugi Schvili hanno donato alla Fondazione parte dell'archivio del loro marchio, Emmanuel Schvili. Il progetto Fashion Photography Archive coinvolge i più prestigiosi brand emiliano-romagnoli (Les Copains, La Perla, Furla, W.P. Lavori in Corso, Gruppo Aeffe-Alberta Ferretti, Moschino, Jeremy Scott, Pollini, Philosophy by Lorenzo Serafini- e Borbonese) nell'archiviazione dei materiali di advertising (dal comunicato stampa, ai cataloghi, ai lookbook, ai video). Si crea così uno spazio virtuale in cui poter connettere e creare appartenenza anche all’interno della comunità reale. |
accessibilita |
Accessibile solo a specifiche categorie (es. "case di moda", "stilisti", ..) |
Tipologia di archivio |
Fondo |
Proprieta' Archivio |
Propria |
DISPONIBILITASCHEDE |
schede tecniche disponibili |
OggettiSINTETICO_IT |
Disegni, bozzetti, modelli, Libri, Tessuti, Campionari |
Formazione_Didattica |
In giugno e in novembre, FRI propone il corso 'Archivi della moda: Heritage Management': due settimane di specializzazione con esperti del settore che, attraverso case study e laboratori, offrono ai partecipanti una panoramica delle sfide legate alla conservazione e alla comunicazione dell’archivio d’impresa moda. L’archivio FRI diventa inoltre protagonista del progetto FRIxSCHOOL (www.frixschool.org/) dedicato alle scuole professionali di moda, con cui la Fondazione desidera offrire ai ai prossimi operatori del sistema nuove opportunità di sperimentazione, per stimolarne curiosità e creatività. |
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Consultazione previo appuntamento |
Oggetti archivio
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ServiziDisponibiliSINTETICO_IT |
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